giovedì 15 novembre 2012

Nuova norma UNI 10683 (pubblicata 11 ottobre 2012) -



Requisiti di installazione. Generatori di calore alimentati a legna o da altri biocombustibili solidi.
(La presente norma è la revisione della UNI 10683-1998)

1. CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma, prescrive i requisiti di installazione di apparecchi generatori di calore o destinati anche alla cottura dei cibi quali: caminetti aperti e chiusi sia pre-assemblati sia costruiti in opera, termocaminetti, stufe e termocucine sia a tiraggio naturale lato fumi che a tiraggio forzato di potenza termochimica al focolare < 35kW, alimentati a legna naturale in tronchetti o brichette compresse o pellets o biocombustibili solidi.
La norma si applica sia agli apparecchi alimentati manualmente sia a quelli a caricamento automatico.
L’installazione riguarda il posizionamento e il collegamento funzionale dell’apparecchio in locali o ambienti chiusi. Per installazione vengono intese le seguenti operazioni:
- verifica di compatibilità funzionale del sistema generatore di calore nel sito di posa;
- collegamento al sistema di evacuazione fumi;
- collegamento alle prese d’aria esterne;
- montaggio e posa in opera;
- eventuali collegamenti elettrici o idraulici;
- posa di coibentazione, finiture e rivestimenti, con raccomandazioni di sicurezza;
- messa in esercizio con il primo avvio (verifica di funzionamento e/o collaudo);
- rilascio della documentazione complementare.

2. TERMINI E DEFINIZIONI
- Apparecchio a focolare aperto: generatore di calore fornito senza possibilità di chiusura della parte dell’apparecchio in cui è bruciato il combustibile; sono considerati tali anche i termocaminetti con focolare chiuso da ante o da sistema a saliscendi che possono funzionare a focolare aperto e gli inserti la cui cappa è di altezza sufficiente per il funzionamento a focolare aperto;
- Apparecchio a focolare chiuso: generatore di calore la cui apertura è consentita solo per la carica del combustibile durante l’impiego;
- Biocombustibile: combustibile prodotto direttamente o indirettamente da biomassa (biomassa: materiale di origine biologica, escluso il materiale incorporato in formazioni geologiche e trasformato in fossile);
- Caminetto: impianto domestico dove si accende il fuoco, per riscaldare o cucinare, ricavato all’interno di un locale;
- Stufa: apparecchio con focolare completamente chiuso, con porta/e che è/sono normalmente chiusa/e, che diffonde calore per radiazione e/o convezione e fornisce inoltre acqua calda quando dotato di caldaia;
- Termocaminetti: apparecchi con camera di combustione chiusa con controllo dell’afflusso dell’aria di combustione e fuoco a vista;

3. CAMINO, CANNA FUMARIA

3.1. Caratteristiche generali
II camino o canna fumaria (eliminato “condotto di evacuazione dei prodotti della combustione generati dall'apparecchio a tiraggio naturale”) deve rispondere ai  seguenti requisiti:
- essere a tenuta dei prodotti della combustione, impermeabile ed adeguatamente isolato e coibentato alla stregua delle condizioni di impiego (UNI 9615);
- essere realizzato in materiali adatti a resistere alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore, all'azione dei prodotti della combustione ed alle eventuali                condense;
- essere adeguatamente distanziato da materiali combustibili o infiammabili mediante intercapedine d'aria o opportuno isolante.
- avere sezione interna preferibilmente circolare; le sezioni quadrate o rettangolari devono avere angoli arrotondati con raggio non minore di 20 mm;
- avere le sezioni rettangolari con rapporto massimo tra i lati di 1,5;
- avere sezione interna costante, libera ed indipendente.

3.2. Caratteristiche costruttive
Devono essere rispettate le indicazioni del costruttore dell’apparecchio per quanto concerne la sezione e le caratteristiche costruttive della canna umaria/camino. Per sezioni particolari o variazioni di sezione o di percorso deve essere effettuata una verifica del funzionamento del sistema di evacuazione fumi con appropriato metodo di calcolo fluidodinamico (UNI 9615).
Camera di raccolta (Rif. 1): E’ consigliato che il condotto fumario sia dotato di una camera di raccolta di materiali solidi ed eventuali condense situata sotto l’imbocco del canale da fumo, in modo da essere facilmente apribile ed ispezionabile da sportello a tenuta d'aria.
Allacciamento (Rif. 2): II collegamento tra l'apparecchio di utilizzazione e la canna fumaria deve ricevere lo scarico da un solo generatore di calore.
E’ ammessa la realizzazione di apparecchio composto da caminetto e forno di cottura con un unico punto di scarico verso il camino, per il quale il costruttore deve fornire le caratteristiche costruttive del raccordo dei canali da fumo. E’ vietato convogliare nello stesso canale da fumo lo scarico proveniente da cappe sovrastanti gli apparecchi di cottura.

E’ vietato lo scarico diretto verso spazi chiusi anche a cielo libero.
Lo scarico diretto dei prodotti della combustione deve essere previsto a tetto e il condotto fumario deve avere le caratteristiche previste dal punto 4.2.2.
Spostamenti (Rif. 3): II camino o canna fumaria deve avere andamento prevalentemente verticale con deviazioni dall’asse non maggiori di 45°.
Quota di sbocco (Rif. 4): II comignolo deve essere posizionato in modo da garantire un'adeguata dispersione e diluizione dei prodotti della combustione e comunque al di fuori della zona di reflusso in cui e favorita la formazione di contropressioni. Tale zona ha dimensioni e conformazioni diverse in funzione  dell'angolo di inclinazione della copertura, per cui risulta necessario adottare le altezze minime indicate negli schemi riportati (n.d.r. vedi schemi riportati nella norma UNI 7129).
Comignolo (Rif. 5): II comignolo deve rispondere ai seguenti requisiti:
- avere sezione interna equivalente a quella del camino;
- avere sezione utile di uscita non minore del doppio di quella interna del camino;
- essere costruito in modo da impedire la penetrazione nel camino della pioggia, della neve, di corpi estranei ed in modo che anche in caso di venti di ogni   direzione e inclinazione sia comunque assicurato lo scarico dei prodotti della combustione;
- essere privo di mezzi meccanici di aspirazione

4. CANALE DA FUMO

4.1. Caratteristiche generali
Per il montaggio dei canali da fumo dovranno essere impiegati elementi di materiali non combustibili idonei a resistere ai prodotti della combustione ed alle loro eventuali condensazioni. In ogni caso, i canali da fumo devono essere a tenuta dei prodotti della combustione e delle condense e coibentati se passano all’esterno del locale di installazione.
E’ vietato l'impiego di tubi metallici flessibili e in fibro-cemento per il collegamento degli apparecchi alla canna fumaria anche per canali da fumo preesistenti.
Deve esserci soluzione di continuità tra il canale da fumo e la canna fumaria in modo che la canna fumaria non appoggi sul generatore.
I canali da fumo non devono attraversare locali nel quali è vietata l'installazione di apparecchi a combustione. Il montaggio dei canali da fumo deve essere effettuato in modo da garantire la tenuta ai fumi per le condizioni di funzionamento dell'apparecchio (eliminato “in depressione”), limitare la formazione delle condense ed evitarne il trasporto verso l'apparecchio delle condense.

4.2. Caratteristiche costruttive
Lunghezza massima e spostamenti: Per gli apparecchi generatori di calore muniti di elettroventilatore per l’espulsione dei fumi devono essere seguite le  istruzioni di installazione del costruttore per quanto concerne la lunghezza massima ed il numero di curve dei canali da fumo.
Nel caso in cui non vengano indicati valori massimi, devono essere applicate le seguenti prescrizioni:
- i tratti orizzontali devono avere una pendenza minima del 3% verso l’alto;
- la lunghezza del tratto orizzontale deve essere minima e comunque non maggiore di 3m;
- il numero di cambiamenti di direzione, compreso quello per effetto dell’impiego di elemento a “T”, non deve essere maggiore di 4.
Per il collegamento di stufe a tiraggio naturale al camino si possono usare at massimo 2 curve, con cambio di direzione 90°,
e lunghezza del canale da fumo in proiezione orizzontale non superiore a 2 m.
Pendenza: Deve essere evitato per quanto possibile il montaggio di tratti orizzontali. E’ vietato l'impiego di elementi in contropendenza. Per caminetti dove si debbano raggiungere scarichi a soffitto o a parete non coassiali rispetto all'uscita dei fumi dall'apparecchio, i cambiamenti di direzione dovranno essere realizzati con l'impiego di gomiti aperti non superiori a 45°.
Cambiamenti di sezione: Il canale da fumo deve essere a sezione costante. Eventuali cambiamenti di sezione sono ammessi solo all'innesto della canna fumaria (eliminato “all’uscita del generatore; è vietato l'impiego di riduzioni all'innesto con la canna fumaria”). E vietato far transitare all'interno di canali da fumo,
ancorché sovradimensionati, altri canali di adduzione dell'aria e tubazioni ad uso impiantistico.
Aperture di ispezione: Il canale da fumo deve permettere il recupero della fuliggine o essere scovolabile.
Dispositivi di regolazione manuale del tiraggio: I dispositivi di regolazione manuale del tiraggio inseriti nel canale da fumo non devono ostruire ermeticamente la sezione interna del condotto. Tali serrande devono essere dotate di adeguata apertura di sicurezza o altro meccanismo idoneo ad evitare la completa rotazione della valvola in posizione chiusa. La superficie minima dell'apertura di sicurezza deve essere pari al 3% della sezione di passaggio e non minore di 20cmq (eliminato “10 cmq per le stufe e 20 cmq per i caminetti”).
Non è ammesso il montaggio di dispositivi di regolazione manuale del tiraggio sugli apparecchi a tiraggio forzato.

 I principali requisiti per l’installazione in sintesi sono:

  • IL CAMINO DEVE FUNZIONARE ESCLUSIVAMENTE A TIRAGGIO NATURALE
  • E' VIETATO L'IMPIEGO DI TUBI METALLICI FLESSIBILI ESTENSIBILI
  • OCCORRE GARANTIRE PROTEZIONE DAL CONTATTO ACCIDENTALE: PERTANTO IL CAMINO ED IL CANALE DA FUMO DEVONO ESSERE PROTETTI/COIBENTATI
  • E' RICHIESTA LA RESISTENZA AL FUOCO DA FULIGGINE INTERNO (G)
  • LO SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE DEVE AVVENIRE A TETTO: E' VIETATO SENZA ECCEZIONI LO SCARICO A PARETE

lunedì 12 novembre 2012

Incentivi sull'energia termica prodotta da fonti rinnovabili

    La novità dell'ultimo decreto legge del Ministero dello Sviluppo Economico riguarda l'incentivazione in conto Energia (proprio come per gli impianti fotovoltaici), GSE, di interventi di piccole dimensioni per l'incremento dell'efficienza energetica e per la produzione di energia termica da fonti rinnovabili, realizzati a decorrere dall'entrata in vigore del decreto, ai fini del raggiungimento degli obiettivi specifici previsti dai Piani di azione per le energie rinnovabili e per l'efficienza energetica di cui all'articolo 3, comma 3, del decreto legislativo 28/2011.
Il contributo equivale ad un bonus del 40% dei costi di investimento sostenuti ed è erogato in 2 anni per gli impianti fino a 35 Kw ed in 5 anni per gli impianti fino a 500 Kw destinati a servire ambienti al massimo di 700 mq,  previa l'installazione di un contatore termico con lettura telematica...
Godono del contributo gli impianti di solare termico, la sostituzione di caldaie a combustibile fossile (carbone o gasolio) con caldaie a biomasse.

  • Per il solare termico l’incentivo è pari a 170 euro/mq installato sotto ai 50 mq di superficie ; 55 euro/mq per impianti oltre i 50 mq di superficie; 255 – 83 euro/mq per impianti anche di raffrescamento.
  • Per pompe e caldaie, rispetto alla precedente bozza, spariscono le classi di taglia a beneficio di un sistema di calcolo incentivi basato sulla quantità di energia prodotta (stimata). Si terranno in considerazione anche zona climatica ed emissioni.


Per maggiori informazioni, siamo disponibili a rispondere su questo BLOG...



venerdì 2 novembre 2012

Dichiarazione IMU 2012: ecco il Modello definitivo

      Pronto il modello per la Dichiarazione IMU 2012: il Ministero dell’Economia e delle Finanze ha finalmente approvato – con Decreto Ministeriale del 30 ottobre 2012 – il modulo definitivo con le relative istruzioni operative, da utilizzare a decorrere dall’anno d’imposta 2012 per comunicare le variazioni sugli immobili di proprietà ai fini dell’aggiornamento dell’IMU dovuta.
La comunicazione IMU va presentata entro il 30 novembre 2012, a seguito della proroga concessa dal Ministero proprio in attesa che venissero deliberati il modello di dichiarazione IMU definitivo e le indicazioni per la compilazione.


Il modello che va presentato nel caso in cui l’immobile di propria proprietà abbia subito variazioni rilevanti ai fini della determinazione dell’imposta rispetto alla precedente situazione ICI.
Al di là del 2012, primo anno di applicazione dell’imposta municipale propria, la dichiarazione IMU va presentata entro 90 giorni dalla data in cui sono intervenute le variazioni o si è preso possesso dell’immobile.
La dichiarazione IMU può essere presentata sia al Comune in cui è situato l’immobile, sia via raccomandata senza ricevuta di ritorno indirizzata all’ufficio tributi del comune competente, indicando sulla busta chiusa la dicitura “Dichiarazione IMU 20_ _” e deve essere, oppure per via telematica utilizzando il proprio indirizzo di posta elettronica certificata.

Fonte: www.pmi.it

venerdì 19 ottobre 2012

Detrazioni fiscali 55% 2012


     I contribuenti che effettuano lavori di riqualificazione energetica di edifici e appartamenti hanno diritto anche per il 2012 alla detrazione fiscale del 55%.

Il decreto 201 del 2011 ha infatti prorogato questa norma per i lavori svolti fino al termine del 31 dicembre 2012, inserendo peraltro tra gli interventi oggetto di detrazione anche la sostituzione dei tradizionali scaldabagno con altri nuovi a pompa di calore.

A partire dal 2013 tutti questi interventi godranno invece dell'agevolazione del 36% già prevista per i lavori di ristrutturazione edilizia. *

Ma vediamo l'elenco completo dei lavori che possono usufruire della detrazione del 55%:
  • Possono godere della detrazione i cittadini che hanno effettuato lavori di riqualificazione energetica che consentono all'edificio di rientrare in indice di prestazione energetica del riscaldamento invernale determinata con decreto ministeriale, per una detrazione massima pari a 100.000 euro;
  • La detrazione è prevista anche per gli infissi e per i lavori di isolamento di pareti e finestre fino ad una detrazione massima di 60.000 euro;
  • Oggetto della detrazione del 55% è anche l'installazione di pannelli solari per la produzione di acqua calda, sia per gli appartamenti, che per il riscaldamento di piscine, strutture sportive, scuole e università. anche in questo caso la detrazione massima è di 60.000 euro;
  • Rientrano nell'agevolazione anche gi interventi di sostituzione degli impianti di riscaldamento invernali con impianti nuovi dotati di caldaia a condensazione, pompe di calore ad alta efficienza o impianti geotermici a bassa entalpia.
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ULTIMO AGGIORNAMENTO LEGISLATIVO


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DECRETO-LEGGE 22 giugno 2012 , n. 83. Misure urgenti per la crescita del Paese. Art. 11.
(G.U. n. 147 del 26/6/2012 – S.O. n. 129). In vigore dal 26/6/2012

 1. Per le spese documentate, sostenute dalla data di entrata in vigore del presente decreto e fino al 30 giugno 2013, relative agli interventi di cui all'articolo 16-bis, comma 1 del decreto del Presidente della Repubblica 22 dicembre 1986, n. 917, spetta una detrazione dall'imposta lorda pari al 50 per cento, fino ad un ammontare complessivo delle stesse non superiore a 96.000 euro per unita' immobiliare. Restano ferme le ulteriori disposizioni contenute nel citato articolo 16-bis.
2. All'articolo 1, comma 48, della legge 13 dicembre 2010, n. 220, dopo il primo periodo e' aggiunto il seguente: «Per le spese sostenute dal 1° gennaio 2013 al 30 giugno 2013, fermi restando i valori massimi, le detrazioni spettano per una quota pari al 50 per cento delle spese stesse».
3. All'articolo 4, comma 4, del decreto-legge 6 dicembre 2011, n. 201, convertito, con modificazioni, dalla legge 22 dicembre 2011, n. 214, l'ultimo periodo e' soppresso; la presente disposizione si applica a decorrere dal 1° gennaio 2012.

Per chi desidera maggiori approfondimenti consigliamo di visitare il sito Ranghetti Art Project che ha sviluppato una guida con esempi.  clikka qui


martedì 9 ottobre 2012

RATISA SRL -

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 Via U. Foscolo, 80
 51031 Agliana (PT)

Tel: 0574 710880           Fax: 0574.677840

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