Requisiti di installazione. Generatori di
calore alimentati a legna o da altri biocombustibili solidi.
(La presente norma è la
revisione della UNI 10683-1998)
1. CAMPO DI APPLICAZIONE
La presente norma, prescrive i requisiti di
installazione di apparecchi generatori di calore o destinati anche alla cottura
dei cibi quali: caminetti aperti e chiusi sia pre-assemblati sia costruiti in opera, termocaminetti, stufe e termocucine sia a tiraggio
naturale lato fumi che a tiraggio forzato di potenza termochimica al focolare < 35kW,
alimentati a legna naturale in tronchetti o brichette compresse o pellets o biocombustibili solidi.
La norma si applica sia agli apparecchi alimentati
manualmente sia a quelli a caricamento automatico.
L’installazione riguarda il posizionamento e il
collegamento funzionale dell’apparecchio in locali o ambienti chiusi. Per
installazione vengono intese le seguenti operazioni:
- verifica di compatibilità funzionale del sistema generatore di calore
nel sito di posa;
- collegamento al sistema di evacuazione fumi;
- collegamento alle prese d’aria esterne;
- montaggio e posa in opera;
- eventuali collegamenti elettrici o idraulici;
- posa di coibentazione, finiture e rivestimenti, con raccomandazioni
di sicurezza;
- messa in esercizio con il primo avvio (verifica di funzionamento e/o
collaudo);
- rilascio della documentazione complementare.
2. TERMINI E DEFINIZIONI
- Apparecchio a focolare aperto: generatore di calore fornito senza
possibilità di chiusura della parte dell’apparecchio in cui è bruciato il
combustibile; sono considerati tali anche i termocaminetti con focolare chiuso
da ante o da sistema a saliscendi che possono funzionare a focolare aperto e
gli inserti la cui cappa è di altezza sufficiente per il funzionamento a focolare
aperto;
- Apparecchio a focolare chiuso: generatore di calore la cui apertura è consentita solo
per la carica del combustibile durante l’impiego;
- Biocombustibile: combustibile prodotto direttamente o indirettamente da biomassa (biomassa: materiale
di origine biologica, escluso il materiale incorporato in formazioni geologiche
e trasformato in fossile);
- Caminetto: impianto
domestico dove si accende il fuoco, per riscaldare o cucinare, ricavato all’interno
di un locale;
- Stufa: apparecchio
con focolare completamente chiuso, con porta/e che è/sono normalmente chiusa/e,
che diffonde calore per radiazione e/o convezione e fornisce inoltre acqua
calda quando dotato di caldaia;
- Termocaminetti: apparecchi con camera di
combustione chiusa con controllo dell’afflusso dell’aria di combustione e fuoco
a vista;
3. CAMINO, CANNA FUMARIA
3.1. Caratteristiche generali
II camino o canna fumaria (eliminato “condotto di evacuazione
dei prodotti della combustione generati dall'apparecchio a tiraggio naturale”) deve rispondere ai seguenti requisiti:
- essere a tenuta dei prodotti della combustione,
impermeabile ed adeguatamente isolato e coibentato alla stregua delle
condizioni di impiego (UNI 9615);
- essere realizzato in materiali adatti a resistere
alle normali sollecitazioni meccaniche, al calore, all'azione dei prodotti
della combustione ed alle eventuali condense;
- essere adeguatamente distanziato da materiali
combustibili o infiammabili mediante intercapedine d'aria o opportuno isolante.
- avere sezione interna preferibilmente circolare; le
sezioni quadrate o rettangolari devono avere angoli arrotondati con raggio non
minore di 20 mm;
- avere le sezioni rettangolari con rapporto massimo
tra i lati di 1,5;
- avere sezione interna costante, libera ed
indipendente.
3.2. Caratteristiche costruttive
Devono essere rispettate le indicazioni del
costruttore dell’apparecchio per quanto concerne la sezione e le caratteristiche
costruttive della canna umaria/camino. Per sezioni particolari o variazioni di
sezione o di percorso deve essere effettuata una verifica del funzionamento del
sistema di evacuazione fumi con appropriato metodo di calcolo fluidodinamico
(UNI 9615).
Camera di raccolta (Rif. 1): E’ consigliato che il condotto
fumario sia dotato di una camera di raccolta di materiali solidi ed eventuali condense
situata sotto l’imbocco del canale da fumo, in modo da essere facilmente
apribile ed ispezionabile da sportello a tenuta d'aria.
Allacciamento (Rif. 2): II collegamento tra l'apparecchio
di utilizzazione e la canna fumaria deve ricevere lo scarico da un solo generatore
di calore.
E’ ammessa la realizzazione di apparecchio composto da
caminetto e forno di cottura con un unico punto di scarico verso il camino, per
il quale il costruttore deve fornire le caratteristiche costruttive del
raccordo dei canali da fumo. E’ vietato convogliare nello stesso canale da fumo
lo scarico proveniente da cappe sovrastanti gli apparecchi di cottura.
E’ vietato lo scarico diretto verso spazi chiusi anche
a cielo libero.
Lo scarico diretto dei prodotti della combustione deve
essere previsto a tetto e il condotto fumario deve avere le caratteristiche previste
dal punto 4.2.2.
Spostamenti (Rif. 3): II camino o canna fumaria deve avere andamento prevalentemente verticale con deviazioni dall’asse
non maggiori di 45°.
Quota di sbocco (Rif. 4): II comignolo deve essere
posizionato in modo da garantire un'adeguata dispersione e diluizione dei prodotti
della combustione e comunque al di fuori della zona di reflusso in cui e
favorita la formazione di contropressioni. Tale zona ha dimensioni e
conformazioni diverse in funzione dell'angolo
di inclinazione della copertura, per cui risulta necessario adottare le altezze
minime indicate negli schemi riportati (n.d.r. vedi schemi riportati nella norma UNI 7129).
Comignolo (Rif. 5): II comignolo deve rispondere ai seguenti requisiti:
- avere sezione interna equivalente a quella del
camino;
- avere sezione utile di uscita non minore del doppio
di quella interna del camino;
- essere costruito in modo da impedire la penetrazione nel camino
della pioggia, della neve, di corpi estranei ed in modo che anche in caso di
venti di ogni direzione e inclinazione
sia comunque assicurato lo scarico dei prodotti della combustione;
- essere privo di mezzi meccanici di aspirazione
4. CANALE DA FUMO
4.1. Caratteristiche generali
Per il montaggio dei canali da fumo dovranno essere
impiegati elementi di materiali non combustibili idonei a resistere ai prodotti
della combustione ed alle loro eventuali condensazioni. In ogni caso, i canali da fumo devono essere a tenuta
dei prodotti della combustione e delle condense e coibentati se passano all’esterno
del locale di installazione.
E’ vietato l'impiego di tubi metallici flessibili e in
fibro-cemento per il collegamento degli apparecchi alla canna fumaria anche per canali da fumo preesistenti.
Deve esserci soluzione di continuità tra il canale da
fumo e la canna fumaria in modo che la canna fumaria non appoggi sul generatore.
I canali da fumo non devono attraversare locali nel
quali è vietata l'installazione di apparecchi a combustione. Il montaggio dei
canali da fumo deve essere effettuato in modo da garantire la tenuta ai fumi
per le condizioni di funzionamento dell'apparecchio (eliminato “in depressione”), limitare
la formazione delle condense ed
evitarne il trasporto verso l'apparecchio delle condense.
4.2. Caratteristiche costruttive
Lunghezza massima e spostamenti: Per gli apparecchi generatori di calore muniti di
elettroventilatore per l’espulsione dei fumi devono essere seguite le istruzioni di installazione del costruttore
per quanto concerne la lunghezza massima ed il numero di curve dei canali da
fumo.
Nel caso in cui non vengano indicati valori massimi,
devono essere applicate le seguenti prescrizioni:
- i tratti orizzontali devono avere una pendenza minima del 3% verso l’alto;
- la lunghezza del tratto orizzontale deve essere minima e comunque
non maggiore di 3m;
- il numero di cambiamenti di direzione, compreso quello per effetto
dell’impiego di elemento a “T”, non deve essere maggiore di 4.
Per il collegamento di stufe a tiraggio naturale al camino si possono usare at massimo 2 curve, con cambio di
direzione ≥90°,
e lunghezza del canale da fumo in proiezione
orizzontale non superiore a 2 m.
Pendenza: Deve essere evitato per quanto possibile il montaggio di tratti
orizzontali. E’ vietato l'impiego di elementi in contropendenza. Per caminetti
dove si debbano raggiungere scarichi a soffitto o a parete non coassiali rispetto
all'uscita dei fumi dall'apparecchio, i cambiamenti di direzione dovranno essere
realizzati con l'impiego di gomiti aperti non superiori a 45°.
Cambiamenti di sezione: Il canale da fumo deve essere a sezione costante.
Eventuali cambiamenti di sezione sono ammessi solo all'innesto della canna fumaria (eliminato “all’uscita del generatore; è vietato l'impiego di
riduzioni all'innesto con la canna fumaria”). E vietato far transitare all'interno di canali da fumo,
ancorché sovradimensionati, altri canali di adduzione
dell'aria e tubazioni ad uso impiantistico.
Aperture di ispezione: Il canale da fumo deve permettere il recupero della
fuliggine o essere scovolabile.
Dispositivi di regolazione manuale del
tiraggio: I dispositivi di regolazione
manuale del tiraggio inseriti nel canale da fumo non devono ostruire
ermeticamente la sezione interna del condotto. Tali serrande devono essere
dotate di adeguata apertura di sicurezza o altro meccanismo idoneo ad evitare
la completa rotazione della valvola in posizione chiusa. La superficie minima dell'apertura
di sicurezza deve essere pari al 3% della sezione di passaggio e non minore di 20cmq (eliminato “10 cmq per le
stufe e 20 cmq per i caminetti”).
Non è ammesso il montaggio di dispositivi di regolazione
manuale del tiraggio sugli apparecchi a tiraggio forzato.
- IL CAMINO DEVE FUNZIONARE ESCLUSIVAMENTE A
TIRAGGIO NATURALE
- E' VIETATO L'IMPIEGO DI TUBI METALLICI
FLESSIBILI ESTENSIBILI
- OCCORRE GARANTIRE PROTEZIONE DAL CONTATTO
ACCIDENTALE: PERTANTO IL CAMINO ED IL CANALE DA FUMO DEVONO ESSERE
PROTETTI/COIBENTATI
- E' RICHIESTA LA RESISTENZA AL FUOCO DA FULIGGINE
INTERNO (G)
- LO SCARICO DEI PRODOTTI DELLA COMBUSTIONE DEVE
AVVENIRE A TETTO: E' VIETATO SENZA ECCEZIONI LO SCARICO A PARETE